I nostri focus

PROGETTARE

Come si costruisce o si ristruttura un edificio in un contesto rurale alpino perché possa risultare sostenibile sotto l’aspetto non solo del risparmio energetico e dell’ecocompatibilità, ma anche dal punto di vista del rapporto con il paesaggio, dell’adattamento e resilienza ai mutamenti climatici in corso e della capacità di generare un valore a livello sociale ed economico?

La macro-azione PROGETTARE cerca di rispondere a questa domanda. La disponibilità di strumenti di valutazione e supporto alla decisione è fondamentale per poter studiare e attuare interventi capaci di incrementare la qualità, la sostenibilità e il livello di adattamento e resilienza dell’ambiente costruito ai cambiamenti climatici. Lo strumento di azione messo in campo è lo sviluppo di una serie di indicatori e procedure di valutazione per supportare operativamente nelle scelte i diversi attori della trasformazione, architetti, pianificatori, tecnici della pubblica amministrazione, consulenti e committenti privati. Habit.A si propone di integrare questi elementi di novità all’interno degli strumenti di valutazione già esistenti e in uso in Italia e in Francia a supporto delle politiche di incentivo dell’edilizia ad elevati standard di qualità energetico ambientale (Protocollo ITACA e BDM) . 

Per ciò che riguarda il territorio francese gli strumenti prodotti saranno inseriti all’interno di un percorso di pianificazione (SCOT); nel caso italiano, invece, essi verranno testati all’interno di un nuovo protocollo per gli edifici rurali, che li valuterà come parametro di premialità nei bandi del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) della Regione Piemonte. 

IMMAGINARE

Come si può sensibilizzare l’opinione pubblica circa la necessità di un cambiamento radicale di visione e di stile di vita, per ciò che riguarda la produzione architettonica all’interno di territori fragili, ma al tempo stesso ricchi di opportunità, come quelli delle Alpi del Sud?

La macro-azione IMMAGINARE parla ai progettisti, alle amministrazioni e ai tecnici dei territori, ma anche alla sua popolazione e ai suoi giovani abitanti (studenti) nella prospettiva di innescare un cambiamento in primis culturale. Ricorrendo ad una comunicazione multilivello, i diversi attori della trasformazione vengono accompagnati attraverso un percorso utile a prefigurare nuovi scenari per la realizzazione di manufatti architettonici di qualità. La prima attività svolta è stata quella di costruire una mappatura di casi esemplari esistenti. Attraverso una ricerca bibliografica e sul campo e mediante una call aperta ai professionisti operanti sul territorio, sono state selezionate circa 80 architetture ubicate nelle Alpi del Sud, a cavallo fra Italia e Francia.

Una giuria transnazionale di esperti ha selezionato, fra queste, 10 “architetture testimonial”: si tratta di edifici che, in tutto o in parte, già oggi rispondono ai criteri di qualità individuati mediante il lavoro sugli indicatori e che possono quindi rendere visibile il concetto-chiave di architettura responsabile, fornendo un’anteprima della situazione verso cui tendere.

Intorno alla mappatura e alle 10 architetture testimonial, Habit.A svolge un’attività di informazione e formazione che sarà portata avanti (fra il 2019 e il 2020) attraverso l’organizzazione di incontri e seminari (rivolti a seconda dei casi a un pubblico tecnico, generalista o di studenti), attraverso la diffusione dei risultati della ricerca e tramite lo sviluppo di prodotti e strumenti (sito web, social, video e newsletter) capaci di rendere visibile il concetto di “responsabilità”. Tra questi, sono state realizzate otto video-interviste tematiche attraverso cui sono state raccolte le testimonianze di alcuni osservatori privilegiati dei territori di riferimento.

CONOSCERE

Come si può sostenere la costruzione di una risposta coordinata e responsabile verso l’adattamento e la capacità di resilienza dell’habitat umano da parte di chi progetta, pianifica e trasforma il territorio?

La macro-azione CONOSCERE è rivolta, nello specifico, alla formazione e informazione degli attori che abitano un determinato contesto territoriale o che sono protagonisti attivi della sua trasformazione. L’obiettivo è accompagnare architetti e pianificatori, amministratori e tecnici della PA, organizzazioni del settore agricolo, oltre che operatori della filiera delle costruzioni, in un percorso di approfondimento e conoscenza del tema della qualità architettonica e paesaggistica nella prospettiva dei cambiamenti climatici. Più in generale, l’attività di formazione e informazione mira a intercettare anche pubblici più ampi, a partire dagli studenti e dalle loro famiglie, nella prospettiva di innescare dal basso virtuosi cambi culturali di paradigma. L’azione è svolta attraverso la messa a punto di convegni, workshop, seminari e mostre organizzati tra Italia e Francia.